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- La Torre della Telecomunicazione è la struttura più alta di Roma e dell'intero Lazio
La Torre delle Telecomunicazioni TIM, nota anche come Torre Laurentina, si erge imponente nel panorama romano come la struttura più alta della città e del Lazio, raggiungendo un'altezza di 178 metri. Situata in Via Mario Carucci, nel quartiere Giuliano-Dalmata, questa torre rappresenta un'infrastruttura cruciale per le telecomunicazioni a livello nazionale. Costruita nel 1983, la torre presenta un design funzionale, caratterizzato da una struttura in cemento e acciaio progettata per garantire stabilità e durabilità nel tempo. La base della torre si trova a 42 metri di altitudine, mentre la sua sommità raggiunge i 220 metri, rendendola, nel 2016, il punto più elevato della città. Nonostante sia più alta della Cupola di San Pietro (136,57 m) e di grattacieli moderni come la Torre Eurosky (155 m), la Torre TIM, rimane avvolta in un certo anonimato per la maggior parte dei romani: quasi un "record silenzioso" incastonato nel tessuto urbano. Se solo potessimo salire fin lassù, chissà che panorama mozzafiato si offrirebbe ai nostri occhi! Un punto di vista inedito sulla città, capace di spaziare dai Castelli Romani fino al litorale laziale. Questa torre non è solo un'anonima infrastruttura; è un simbolo tangibile della nostra interconnessione, un faro della comunicazione che, pur non ospitando folle di visitatori, svolge un ruolo cruciale nella vita quotidiana di moltissimi. È lì, imponente e discreta, una delle strutture più alte d'Italia, un gigante tecnologico che sussurra la sua importanza nel vento romano. Dettagli tecnici Addentrandoci nei dettagli costruttivi, scopriamo che questa imponente struttura si eleva per 178 metri, di cui 132 costituiscono la solida ossatura in cemento e acciaio che sorregge il traliccio sommitale. Nata nel 1983 e strategicamente posizionata in Via Mario Carucci, nel quartiere Giuliano-Dalmata, la torre poggia su un basamento che si innalza per 53.50 metri. La sua base si dispiega con un diametro di 36.00 metri, mentre il fusto si snoda verso l'alto con un diametro esterno di 6.40 metri. Al suo interno, ospita una sala operativa con un diametro di 13.40 metri, affiancata da una sala più ampia di 21.40 metri. Per la sua realizzazione, furono impiegati ben 1.000.000 kg di calcestruzzo, contribuendo al peso complessivo di 25.000 tonnellate, una massa progettata per resistere a venti impetuosi fino a 200 km/h, con un'oscillazione massima prevista di soli 40 centimetri.
- Roma EUR: l’Università di Tor Vergata aprirà una nuova sede al Laurentino 38
Tor Vergata inaugurerà i nuovi dipartimenti negli attuali locali del IX Municipio, situati tra il primo e il secondo ponte. L'intervento dell’Università, sostenuto dalla presidente del IX Municipio, Titti Di Salvo, costituisce un valore aggiunto per il quartiere, apportando un sostanziale miglioramento sul piano economico e sociale. Il trasferimento degli uffici municipali nella nuova sede di piazza Gabriella Ferri aveva suscitato diverse preoccupazioni nei residenti, tra cui la paura di un possibile abbandono degli spazi e della loro occupazione. Il fine di questa espansione è la creazione un punto di riferimento positivo per l'intero quartiere, contribuendo attivamente alla sua vitalità e sicurezza. Laurentino 38 sta vivendo una graduale trasformazione e l’iniziativa di Tor Vergata rappresenta un effettivo passo in avanti verso una maggiore vivibilità del quartiere e la sua opportunità di allontanarsi progressivamente dallo stereotipo negativo che ancora oggi lo connota.
- Muore Papa Francesco dopo 12 anni di pontificato
Città del Vaticano – Papa Francesco si è spento oggi alle 07:35 all’età di 88 anni, dopo 12 anni di pontificato. Eletto nel 2013, è stato il primo Papa gesuita e il primo Papa americano, lasciando un segno profondo nella Chiesa con il suo stile semplice, le riforme e il messaggio di misericordia. Il suo impegno per i poveri, l’ambiente e la trasparenza ha cambiato il volto del Vaticano. Nei giorni precedenti, le sue condizioni di salute avevano destato forte preoccupazione. Il Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli, era stato sottoposto a due broncoscopie. Successivamente, era stato dimesso. Ora la Chiesa entra in sede vacante, in attesa del Conclave che eleggerà il suo successore.
- Quando a Roma EUR furono avvistati gli UFO: fu in illusione di massa o realtà?
Era il 27 ottobre 1954. A Roma, in zona EUR, diverse persone guardarono in su e… rimasero senza parole. Qualcosa volava sopra i palazzi del quartiere, qualcosa che non sembrava né un aereo, né un uccello, né un pallone meteorologico. Parlavano di sfere luminose, silenziose, in formazione, che si muovevano lentamente nel cielo azzurro prima di scomparire in direzione del mare. Alcuni giurarono di aver visto una nebbia biancastra cadere subito dopo: una “lanugine” strana, appiccicosa, che si dissolse in pochi minuti. Nessuno riuscì a raccoglierla. I centralini della polizia andarono in tilt per le segnalazioni. Anche alcuni impiegati pubblici dell’E42 e studenti di scuole vicine raccontarono la stessa scena. Il fenomeno fu persino riportato dai giornali, con titoli sensazionali come “Oggetti volanti sull’EUR: paura e stupore tra i residenti”. Gli scettici parlarono subito di sciami di insetti, riflessi solari o esperimenti militari. Ma chi c’era continua a raccontare una storia diversa. In quegli anni, l’Italia visse un vero e proprio boom di avvistamenti UFO: da Firenze a Roma, da Milano a Palermo. Ma l’episodio dell’EUR resta uno dei più suggestivi, anche per l’ambientazione unica, quasi futurista, del quartiere. Il Centro Ufologico Nazionale ha archiviato il caso, che resta ufficialmente “non spiegato”. Nessuna prova concreta, ma nemmeno una smentita definitiva. Cosa videro davvero quel giorno? Semplice suggestione collettiva? Oppure… qualcosa di più? Chissà. Ma da allora, ogni volta che guardiamo il cielo dell’EUR, un po’ ci viene da sperare: magari tornano. A voi piacerebbe?
- Mezzocammino: piantati altri 500 alberi e arbusti per il nuovo bosco del IX Municipio
https://romamobilita.it Nel quartiere Mezzocammino, in largo Amalia Comboni, un'iniziativa di riqualificazione ambientale sta prendendo forma con l'introduzione di 500 nuovi elementi alberi e arbustivi, colmando una precedente carenza di vegetazione. Questo intervento, parte del progetto “Foresta Italia” con il sostegno di Tecne, mira alla creazione di un nuovo bosco urbano nel IX Municipio, arricchendo un contesto residenziale già apprezzato per la sua qualità della vita. L'iniziativa non si limita a un mero abbellimento estetico, ma si configura come un investimento strategico per il miglioramento della salubrità dell'aria, la creazione di nuovi spazi di interazione sociale, la mitigazione degli effetti del caldo estivo e la promozione della biodiversità in un tessuto urbano già sensibile alle dinamiche ambientali e all'innovazione. La trasformazione di un'area precedentemente caratterizzata da scarsa vegetazione in un nuovo polmone verde rappresenta un progresso significativo per il OX Municipio. Questa idea fa parte di un progetto più ampio di "Foresta Italia", promosso da Rete Clima con il contributo di Tecne, nell'ambito della loro iniziativa "Mille radici per il futuro". L'obiettivo primario di questa implementazione di verde urbano è l'incremento della vivibilità del quartiere, offrendo nuovi spazi per la fruizione all'aperto e, soprattutto, contribuendo al miglioramento della qualità dell'aria e alla riduzione dell'impatto delle ondate di calore. Parallelamente, l'aumento della copertura vegetale favorirà la proliferazione di specie faunistiche e entomologiche utili, arricchendo la biodiversità locale e migliorando la capacità di assorbimento idrico del suolo. Questa iniziativa è il risultato dell'impegno di diverse realtà, tra cui Coldiretti e PEFC, e del supporto istituzionale dei Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, unitamente all'azione dei Carabinieri Forestali. In conclusione, l'introduzione di nuova vegetazione rappresenta un beneficio tangibile per Mezzocammino, traducendosi in un ambiente più salubre, un'aria più pura e un ulteriore beneficio per il quartiere Mezzocammino già attento in temi ambientale e sociali
- Le aggressioni continuano: il fenomeno baby gang dilaga a Roma Sud
garanteinfanzia Negli ultimi mesi, si sono moltiplicate a Roma Sud le segnalazioni legate a un fenomeno preoccupante e in costante crescita: quello delle cosiddette baby gang . Bande composte da adolescenti - spesso tra i 13 e i 17 anni, sia ragazzi che ragazze - che mettono in atto veri e propri atti di microcriminalità con modalità sempre più strutturate e aggressive. Il modus operandi è ormai ricorrente: la vittima viene accerchiata con un pretesto banale — come chiedere un accendino, cambiare una banconota o ricevere informazioni — e subito dopo intimidita, minacciata e derubata . In alcuni casi, si arriva persino all’aggressione fisica. Diversi gli episodi segnalati, in particolare nei quartieri Laurentina, EUR e lungo l’asse di via Ardeatina . Le prime segnalazioni risalgono a febbraio: un gruppo di 7 o 8 ragazzi, operanti tra piazzale Luigi Sturzo e viale America , hanno accerchiato un ragazzo di 17 anni, gli hanno sottratto soldi e tentato di sfilare le scarpe prima dell’arrivo della polizia. Portmobility Un gruppo composto da sei ragazze e un ragazzo, tutti vestiti di bianco, sarebbe stato avvistato più volte nei pressi delle stazioni Laurentina ed EUR Fermi , agendo con la medesima tecnica. Altri gruppi, formati da giovani tra i 13 e i 16 anni, sembrano muoversi invece nelle zone dei licei Primo Levi, Peano e De Pinedo , dove si sono verificati scippi e minacce nei giorni scorsi. L’ultimo episodio segnalato riguarda un fast food di via Ardeatina , dove una gang ha tentato un’aggressione ai danni di alcuni giovani all’esterno del locale. Nonostante in molti casi le forze dell’ordine riescano a identificare i responsabili, la giovanissima età degli aggressori spesso impedisce l’adozione di misure restrittive efficaci . Le pene previste per i minori, infatti, sono molto più leggere e spesso non dissuadono dal reiterare i comportamenti. Alla luce di quanto sta accadendo, si raccomanda massima attenzione, soprattutto ai più giovani. È consigliabile evitare zone buie o poco frequentate, spostarsi preferibilmente in gruppo e non esitare a segnalare tempestivamente alle autorità ogni episodio sospetto o pericoloso.
- Grande traguardo per Roma EUR: studente del liceo Vivona si classifica terzo in Italia nella traduzione dal latino
Roma - Ogni anno, presso il liceo classico Tacito di Terni si svolge il Grande Certamen Taciteum , competizione di traduzione dal latino, in particolare di brani di Tacito, con annesso commento. Quest’anno si è aggiudicato il terzo posto Giuseppe Lucidi , studente del quinto anno presso il liceo F. Vivona dell’EUR e un membro del nostro progetto: TGEUR Il giovane studente ha vinto il premio di 500 euro erogato dal Rotary Club, classificandosi terzo tra 71 studenti da nove regioni italiane. Durante il weekend, infatti, i partecipanti si sono cimentati nella traduzione di un brano di Tacito (La morte di Messalina), scelto da una commissione di docenti universitari presieduta da Piergiorgio Parroni , docente presso La Sapienza. Hanno inoltre dovuto redigere un commento sulle peculiarità stilistiche e tematiche dell’autore. Ha affermato Giuseppe: “Devo questo mio piccolo ma significativo traguardo non solo al mio impegno, ma anche e soprattutto al mio liceo, il Vivona : un ambiente stimolante, capace di offrire molte occasioni per ogni studente, trasmettendo i valori della cultura e un sano spirito di competizione.” A Giuseppe vanno le nostre più sentite congratulazioni, augurandogli che continui a coltivare la sua passione e che questa lo porti sempre più in alto. Ad maiora!
- Tragico Incidente a Roma EUR: muore a soli 26 anni Leonardo Scollato su Viale della Grande Muraglia Roma
https://www.tgeur.online/ Una notte di profonda tristezza ha avvolto il quartiere del Torrino a Roma EUR. Intorno alla mezzanotte, pattuglie del X Gruppo Mare della Polizia Locale di Roma Capitale sono intervenute in via della Grande Muraglia, all'altezza del civico 338, per i rilievi di un incidente stradale che ha avuto un tragico esito. A perdere la vita è stato Leonardo Scollato, un ragazzo di soli 26 anni. https://www.tgeur.online/ Il giovane si trovava alla guida di una Mini Cooper che, per cause ancora in corso di accertamento, ha improvvisamente perso il controllo. La vettura è quindi andata a schiantarsi violentemente contro un albero situato sullo spartitraffico centrale della strada. Immediato l'intervento dei sanitari del 118, che hanno tentato disperatamente di rianimare il giovane. Nonostante i loro sforzi, purtroppo, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso sul posto. L'auto di Leonardo Scollato è stata posta sotto sequestro per permettere agli inquirenti di effettuare tutti i rilievi necessari a ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Per consentire queste operazioni in sicurezza, la strada è stata temporaneamente chiusa al traffico dalle pattuglie del IX Gruppo Eur della Polizia Locale, intervenute in supporto. Al momento, dalle prime ricostruzioni, non sembrano essere coinvolti altri veicoli nell'incidente. Tuttavia, le indagini sono tuttora in corso per chiarire ogni aspetto della vicenda e comprendere appieno le cause che hanno portato alla perdita di controllo del veicolo. La vittima, Leonardo Scollato, stava viaggiando a bordo della sua Mini Cooper in direzione di via del Pianeta Saturno. La salma, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stata trasportata al Policlinico Tor Vergata (PTV) ed è ora a disposizione dei familiari per le successive procedure. https://www.instagram.com/p/DIYmhhYtvHi/?igsh=dmVkaDFjc2dzNTl4 Un Dolore Profondo Avvolge la Comunità La notizia della tragica scomparsa di Leonardo ha scosso profondamente la comunità di Roma EUR. Un senso di angoscia e incredulità pervade il quartiere, di fronte alla perdita di una giovane vita in circostanze così drammatiche. Come testimoni silenziosi di questa notte fatale, la comunità locale ha vissuto momenti di profonda sofferenza e impotenza. Essere presenti, pur senza poter intervenire, ha reso questo tragico evento ancora più difficile da sopportare, lasciando un senso di frustrazione e un dolore acuto nei cuori di molti. In questo momento di immensa tristezza, noi di TGEUR ci stringiamo con affetto e vicinanza alla famiglia, agli amici e a tutti i cari di Leonardo. Condividiamo il loro dolore e offriamo il nostro più sincero sostegno in questa ora così buia. Ciao Leonardo 💔
- Perché a Filippo Turetta non è stata riconosciuta l’aggravante di crudeltà? Ecco le motivazioni
Pochi giorni dopo la tragedia di Ilaria Sula, avvenuta a Roma, torniamo a parlare di femminicidio. Sono sulla bocca di tutti le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise di Venezia nei confronti di Filippo Turetta, rese pubbliche l’8 aprile: non gli è stata infatti riconosciuta l’aggravante di crudeltà e sono piovute critiche e obiezioni. L’avvocato di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, ha affermato: «Giulia ha vissuto una lucida via crucis e Turetta non ha avuto tentennamenti, ha protratto sempre di più il suo patimento. È enorme il numero di colpi ma sono enormi i tempi; Giulia è stata lucida per molti terribili minuti: si è vista sequestrata, tacitata, colpita , ha percepito forte il senso della fine. La crudeltà c’è tutta». Ma non sono queste caratteristiche comuni a delitti analoghi a quello di Giulia? Facciamo chiarezza. Giuridicamente la crudeltà non ha il significato che normalmente le attribuiamo, cioè quello morale. C’è crudeltà, in senso penale, quando si può dimostrare con certezza che vi sia stata una sadica volontà di infliggere alla vittima sofferenze aggiuntive rispetto a quelle strettamente necessarie a causarne la morte. L’uso reiterato di un’arma di efficacia non immediata per il raggiungimento della morte della vittima, ad esempio, non è considerato crudeltà: i colpi non sono inflitti per causarle ulteriore dolore ma per porre fine alla sua vita. Azioni come torturare o bruciare la vittima possono essere considerate crudeltà, perché nella quasi totalità dei casi non sono commesse per ucciderla. La Corte di Assise ha parlato di “ inesperienza ” dell’omicida come giustificazione, o meglio spiegazione, del numero di coltellate. Per quanto questa affermazione possa far indignare, bisogna riconoscere che nel caso di Turetta non è da escludere che le 75 coltellate siano state inferte per incapacità di compiere un omicidio, tentando di velocizzare il processo o temendo che ciò che era stato fatto fino ad allora non fosse efficace. E, a meno che l’aggravante non sia coronata da prove e motivata, non può pesare sul verdetto finale. Seguendo questa linea argomentativa, in questo caso non può essere data l’aggravante di crudeltà. Altre aggravanti, tuttavia, sono state riconosciute all’assassino: premeditazione (per la quale si disponeva di prove schiaccianti, quali la lista di armi sulle note del cellulare dell’imputato o gli strumenti riposti nella sua automobile); vincolo affettivo ; occultamento di cadavere ; sequestro di persona . Escluse le aggravanti di stalking (perché, secondo i giudici, Giulia non viveva in uno stato d’ansia e paura tale da modificare le sue abitudini) e, come detto, di crudeltà.
- Arriva all'EUR "Resti con Me", un progetto di 4 ragazze dello IED contro lo spreco alimentare nei ristoranti
https://www.instagram.com/resti_con_me?igsh=MXdmNzRpNWx1Mml3aQ== Un'originale iniziativa di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare nei ristoranti è apparsa nel quartiere romano dell'Eur. Quattro studentesse dello IED hanno ideato un'installazione di guerrilla marketing focalizzata sull'importanza della doggy bag, il contenitore per portare a casa il cibo avanzato. Le 4 ragazze hanno anche installato "The doggy bag house", realizzata trasformando dei bidoni dell'umido in una simbolica "casa" che ci invita a riflettere sull'importanza di portare a casa gli avanzi. Le doggy bag con il simpatico logo "Resti con me?" e i volantini distribuiti con l'invito "Resti con me? Se pranzi fuori chiedi la doggy bag e portaci gli avanzi in viale Europa, cassonetto num. 5" mirano a rendere questo gesto un'abitudine. Scansionando il QR code sul volantino, è possibile informarsi sullo spreco alimentare in Italia e partecipare a un breve sondaggio sulle proprie abitudini al ristorante. Ricordiamoci che un piccolo gesto come chiedere la doggy bag può avere un grande impatto contro lo spreco alimentare, un problema significativo anche nel nostro Paese. "Resti con me?" ci sprona a fare la nostra parte! I dati della FAO evidenziano che il 17% del cibo a livello globale viene gettato dai ristoranti. In Italia, lo spreco nella ristorazione ammonta a circa 185.000 tonnellate all'anno, un dato allarmante. L'iniziativa "Resti con me?" vuole dimostrare come un semplice gesto come chiedere la doggy bag possa fare la differenza, invitando tutti a evitare che il cibo finisca inutilmente nella spazzatura.
- Il rifugio del Cardinale “diavolo” a un passo dall’EUR
A Castel Romano il Cardinale Giulio Alberoni – definito “il diavolo” dai suoi contemporanei – decise di mettere radici dopo una vita spesa tra potere, accuse e riconciliazioni. “Il cielo vuol Orsini, il diavolo Alberoni” recitava un detto dell’epoca, a sottolineare la sua fama tanto straordinaria quanto controversa. Nato a Piacenza nel 1664 da umili origini, Giulio Alberoni si ritrovò ben presto al fianco dei grandi del suo tempo. Divenne segretario del Duca di Vendôme, poi primo ministro di Spagna, coinvolto in manovre politiche per restituire agli spagnoli un ruolo centrale in Europa. Ambizioso e spregiudicato, arrivò a influenzare i destini di interi regni, finché non incappò nelle ire del Papa, che lo accusò di “scostumatezza e soprusi ecclesiastici”. Il processo contro di lui si trascinò a lungo, ma quando Innocenzo XIII salì al soglio pontificio, la situazione si risolse e Alberoni fu assolto. Pur scagionato, preferì ritirarsi a Castel Romano, appena fuori Roma, lungo la via Pontina. Un territorio che allora era tutto fango e solitudine, e che oggi conosciamo per ben altri motivi. A Castel Romano, Alberoni trovò un insediamento rurale che comprendeva un fortilizio di epoca medievale, chiesette, casali e pozzi, immersi in un paesaggio ancora intatto. Qui il Cardinale si dedicò alla sistemazione di terreni e strutture, trasformando quel piccolo feudo in una sorta di rifugio, lontano dalle tensioni politiche e dai clamori delle corti europee. Sebbene fosse considerato da molti un personaggio scomodo, Alberoni riuscì a mantenere titoli e benefici ecclesiastici. Eppure, la scelta di stabilirsi a Castel Romano fu per lui l’inizio di una nuova fase, più riservata e pacifica. Morì in età avanzata, dopo aver oltrepassato la soglia degli ottant’anni, lasciando un ricordo fatto di grandi ambizioni e profonde contraddizioni. Oggi, passeggiando nei dintorni di Castel Romano, potremmo ancora immaginare la sagoma del “Cardinale diavolo” che scruta l’orizzonte dal suo fortilizio medievale, a un passo dall’EUR, in un’area che un tempo era solo campagna e mistero.
- ‘Altri animali’: il docufilm che insegna a riscoprirsi nelle altre specie
Da Funweek L’aborto di una gatta, l’infiammazione respiratoria di un gallo, le ferite da morso di due cagnoline. Questi sono solo alcuni degli episodi raccontati dai veterinari e coniugi Monica Pais e Paolo Briguglio in ‘Altri animali’, una collezione di storie di sopravvivenza, resilienza e speranza. Noi di TGEUR siamo stati invitati dal Garante degli Animali ad assistere ad ‘Altri animali’, il docufilm del regista Guido Votano che esplora la vita e l’occupazione lavorativa dei due veterinari. È iniziata poi una discussione mediata da Salvatore Giuffrida , giornalista presso La Repubblica. Accolti nella sala della Promototeca del Campidoglio, abbiamo avuto subito il piacere di intervistare Patrizia Prestipino , garante dei diritti degli animali presso il comune di Roma. Ha affermato: “Bisogna vedere cosa significhi curare un animale non solo per dovere ma per passione. Paolo Briguglio e Monica Pais lo fanno con amore , non solo perché sono professionisti ma perché amano salvare queste meravigliose creature.” Patrizia Prestipino durante l’intervista Ma esploriamo nel dettaglio le imprese dei veterinari e il contenuto del film. MONICA PAIS, UN ESEMPIO DI INTRAPRENDENZA La figura di Pais, chirurgo veterinario presso la clinica Duemari , è un esempio per tutte le donne e per gli aspiranti veterinari: dopo aver incontrato e salvato il suo cane, a cui ha dedicato l’ultimo dei suoi sette libri “Palla: Storia del cane che mi ha cambiato la vita” , ha fondato la onlus Effetto Palla. Oggi l’organizzazione è una fitta rete di volontari che opera in Italia e all’estero occupandosi di animali in difficoltà. Nel 2021 è stata inserita tra le 100 donne che “resistono, lottano, conquistano” . Monica Pais e Paolo Briguglio, da EarthDay È stata proprio Monica a giustificare il titolo del film facendo leva sulla possibilità di superamento dell’idea di diversità tra umani e animali, con cui condividiamo molto più di quanto ci piaccia credere. Per contrasto, ritiene, sono gli animali a renderci più umani in un processo dialettico volto al ritrovamento della nostra pura identità : sta a noi, per natura più performanti, mettere al loro servizio queste capacità. È “il punto di collegamento con le nostre origini ”. IL DOCUFILM Il documentario, intimo e reale, offre un ritratto della quotidianità dei due veterinari presso la clinica Duemari di Oristano. È interessante la scelta del regista di far conoscere allo spettatore, piuttosto che il macrocosmo della loro attività, il microcosmo di ogni animale, sottolineandone con una sottile ironia i tratti particolari. Da gatti peperini a massicce tartarughe, la loro attività tocca anche i cetacei, su cui li vediamo operare dopo aver ricevuto una segnalazione dagli abitanti del posto. Viva è risultata anche la narrazione del loro amore, carica di ricordi e piccoli battibecchi a colorire l’eternità di un rapporto decennale fatto di complicità e dinamismo. Da Comune di Quartu Sant’Elena I due raccontano come la loro clientela sia mutata nel tempo: prima si presentava nella loro clinica una ristretta categoria di persone (solitamente donne adulte e sole, le cosiddette “gattare”). Oggi le cose sono cambiate: il padre di famiglia non prova più vergogna portando il suo jack russel in cura; per il pastore non è assurdo presentarsi con il suo agnello tra le braccia se presenta segni di problemi neurologici. È anche narrato come il progresso tecnologico abbia rivoluzionato e continuerà a rivoluzionare, come tutti i campi, anche il loro. Briguglio racconta di aver cominciato a lavorare con uno stetoscopio, senza altri strumenti. Aggiunge Pais, infatti, che la chirurgia è un’abilità istintiva quasi innata che la tecnologia può solo affinare. La lente della cinepresa, attraverso la tecnica del tracking shot , segue silenziosamente i due veterinari nella loro quotidianità . Ci raccontano di Romeo , una tartaruga morsa dai topi; poi di Maia , una Labrador incinta. Loro stessi vivono con un pastore tedesco di 11 anni, Fiuto , sopravvissuto alla leishmaniosi. Verso gli ultimi minuti, aleggia un’atmosfera di festa: seguiamo i coniugi nella celebrazione del loro ventesimo anniversario, a cui prende parte una randagia presto adottata da un’invitata. Da FilmItalia Altri animali’ è un docufilm creato da amanti degli animali per gli amanti degli animali . Uscendo dalla sala, ciò che ci ha lasciato è stata una profonda consapevolezza: rinnovare la nostra umanità è possibile grazie al legame con le altre specie. Attraverso la cura degli animali, Monica e Paolo riscoprono ogni giorno la propria identità, scavando nel profondo di sé stessi, annullandosi per poi ritrovarsi. L’incontro tra l’uomo e le altre specie è possibile; non viviamo il paradosso di Achille e la tartaruga e non siamo mai stati più vicini : spetta a noi colmare questa distanza.

















