Parco dell’Appia antica, il più grande parco di Roma tra storia e curiosità
- Filiberto Marchese
- 17 apr 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Una storia che dopo 2 mila anni è più viva che mai; il parco dell’Appia Antica tra resti di ville romane, catacombe e monumenti riesce ancora a riportarci nell’antica Roma.
L’Appia Antica, che tra testimonianze e monumenti è la strada che ha portato Roma alla conquista del sud Italia fino in Puglia, a Brindisi.
Archeologi e intellettuali, tra cui Papa Pio lX, fin dall’800 si sono battuti per tutelarla da un’urbanizzazione incontrollata, ma già nel secondo dopoguerra corre il rischio di essere ricoperta dal cemento a causa dell’abusivismo edilizio.
Negli anni ’50 Antonio Cederna, politico, ambientalista e giornalista italiano, insieme all’associazione Italia Nostra avviano una lunga battaglia per la salvaguardia dell’Appia Antica fino ad arrivare al 1988, anno in cui c’è stata l’istituzione del Parco Regionale dell’Appia Antica.
Con oltre 4.500 ettari è diventato il parco urbano più grande d’Europa, compreso tra i comuni di Roma, Ciampino e Marino.
L’Appia Antica è il fulcro del parco, in cui a tratti è possibile camminare sull’antico basolato romano costeggiato da resti di imponenti ville romane, come la villa di Massenzio e la villa dei Quintili, e da catacombe, le più importanti sono quelle di san Sebastiano e di san Callisto.
Una delle mete più ambite del parco è la tomba di Cecilia Metella, costruita tra il 10 e il 30 a.C e riutilizzata nel medioevo come torre di un castello.
Oltre alla via Appia Antica (per un tratto di 16 km), ci si può inoltrare anche nella valle della Caffarella, il cui nome deriva dalla famiglia Caffarelli, proprietaria del terreno, indicativamente, tra il 1500 e il 1800.
Inoltre si possono ammirare le aree archeologiche degli acquedotti (parco degli acquedotti), che sono il risultato dell’elevatissimo sistema idrico dell’antica a Roma in cui le prime costruzioni risalgono già all’epoca repubblicana. Accanto al parco degli acquedotti c’è il parco di Tor Fiscale, al confine tra la città e la campagna romana, perfetto per una passeggiata al tramonto, che ha una possente struttura militare in cui erge la torre del Fiscale (XII – XIII sec.) che fu costruita per il controllo dei possedimenti di una ricca famiglia dell’epoca.
Inoltre ci si può imbattere nelle aree archeologiche delle tombe della via Latina, della tenuta di Tor Marancia e della Farnesina.
Una meta perfetta per una passeggiata in famiglia, in cui ogni strada e ogni pietra non sono solo quel paragrafo di storia che si legge sui libri, ma quel racconto che si vede con i propri occhi.
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