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La Porta del Mare

  • Pedro Ventura
  • 6 mag 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

L'Arco di Libera o La Porta del Mare, parte integrante del progetto dell'Esposizione Universale di Roma (EUR), rappresenta un'ambiziosa opera architettonica mai realizzata che avrebbe dovuto dominare il paesaggio urbano dell'EUR.

L'arco di Libera o Porta del Mare
Fonte Foto: njema.weebly.com

La sua storia è iniziata a marzo del 1938, quando furono presentate due proposte di progetto: una di Adalberto Libera e Vincenzo Di Berardino, che prevedeva un imponente arco di calcestruzzo alto circa 200 metri, e l'altra di Gino Covre, che propose due archi, uno in metallo e uno in calcestruzzo, alti rispettivamente 200 e 320 metri.


Tuttavia, l'entusiasmo iniziale per la realizzazione dell'Arco Libera fu presto spezzato dalle dimissioni dell'architetto, seguite dagli eventi che portarono allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La devastazione del conflitto mise definitivamente fine ai piani di costruzione, lasciando l'opera nel limbo dell'immaginazione e dei disegni architettonici.


Negli anni successivi, soprattutto negli anni duemila, sono emerse discussioni riguardanti la possibilità di riprendere il progetto originario dell'Arco Libera. Tuttavia, la mancanza di una bozza di progetto definitiva, complicata dalla scomparsa dell'ideatore originale e dalle incertezze logistiche legate alla presenza del Palazzo dello Sport di Pier Luigi Nervi e Marcello Piacentini nelle vicinanze, ha reso incerto il destino dell'opera.

Prototipo della porta del mare all'eur
Fonte Foto: njema.weebly.com

Nonostante ciò, l'idea dell'Arco Libera continua a suscitare fascino e interesse, evocando l'immaginazione di ciò che avrebbe potuto essere e mantenendo viva la sua eredità storica nell'EUR di oggi.

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