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“The Spot”, lo skatepark di Ostia, un vanto italiano

  • Asia Graziani
  • 7 mag 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

È Ostia a rendere nota l’Italia nel mondo dello skateboarding grazie alla presenza del più grande skatepark in Europa.

Fonte Foto: Asia
Alessio Ferru mentre esegue un frontside slash 
Scatto di Asia Graziani - Nella foto Alessio Ferru mentre esegue un frontside slash

Ad Ostia, tra via della Martinica e via Nostra Signora di Bonaria, si incontra uno degli skatepark migliori in Europa, un vanto italiano, il “The Spot”. 

Lo skatepark, struttura assegnata tramite bando pubblico all’associazione Oasi Verde, è stato inaugurato il 12 maggio del 2021 ed è subito divenuto un fondamentale punto di ritrovo per gli skaters di Ostia e di tutta Roma, e sede di importanti competizioni di livello internazionale. 


Nella mia visita al “The Spot”, incantata dalla vista di impegnate acrobazie e deliziata dal grattare delle ruote sul coping, una specie di “ringhiera” che conclude l’andatura verticale della rampa, sono riuscita ad intercettare, impegnati in trick fenomenali, tra un “ollie” e un “air grab”, due skater romani, Alessio Ferru ed Edoardo Manzo. Ho posto loro delle domande per conoscere meglio questa crescente realtà!


Intervista:


Cosa rappresenta per voi lo skate e dov’è nata la passione per questo sport? 


Alessio Ferru: lo skate per me è adrenalina pura. La passione è nata attraverso il surf dal momento che in Italia, data la scarsità di mareggiate, l’unico modo per allenarsi era fare skate, precisamente surfskate, per allenare le manovre che si eseguono nel surf.


Edoardo Manzo: per me lo skate rappresenta solo una cosa: libertà. Quando sono sulla tavola mi sento in pace con me stesso. Ho iniziato a fare skate sul lungomare di Fregene per passare il tempo in inverno. 


Quali valori vi ha insegnato lo skateboarding? 


Alessio Ferru: lo skate mi ha insegnato l’importanza della pratica costante per ottenere i risultati e di non mollare davanti alle difficoltà.


Edoardo Manzo: il valore più importante che mi ha insegnato è il rispetto verso il prossimo.


Qual è la realtà dello skate a Roma? Cosa ha rappresentato per voi la costruzione dello skatepark di Ostia, oggi rinomato a livello europeo e conosciuto come il “The Spot” ?


Alessio Ferru: Roma presenta una comunità di skater alquanto numerosa data la presenza di diversi skatepark. 

Il The Spot rappresenta un luogo di ritrovo e aggregazione che mi permette ogni weekend di incontrare le stesse persone, ed è per me un’importante valvola di sfogo.


Edoardo Manzo: concordo con Alessio ma aggiungo che lo skate a Roma e in Italia deve ancora lottare per poter essere posto al pari di altri sport.

 

Da quando avete iniziato ad oggi notate differenze intorno alla considerazione e percezione di questo sport?


Alessio Ferru: quando ero piccolo le possibilità di fare skate erano minori, andavo per le strade del mio quartiere dove mi si presentava un asfalto liscio, provavo i trick e spesso ero interrotto da gente che commentava circa la pericolosità dei miei movimenti, mentre ora essendoci più conoscenza dello skate, la nascita di strutture ad hoc e i vari eventi di promozione dello skateboarding, la percezione e considerazione di questo sport è assai cambiata, in meglio chiaramente. 


Edoardo Manzo: gli appassionati dello skate quando ho iniziato erano sicuramente di meno e se ne parlava molto poco.


Cos’altro si potrebbe fare a Roma per aumentare la conoscenza dello skateboarding come uno sport a tutto tondo al pari di tanti altri?


Alessio Ferru: secondo me va bene così, sono stati organizzati diversi eventi a livello mondiale, sia di street che di bowl. Sarebbe interessante vedere delle competizioni di surfskate in bowl.


Edoardo Manzo: sarebbe utile coinvolgere le persone attraverso l’impegno delle istituzioni e delle scuole romane. 


Non resta che provare questo magnifico ed adrenalinico sport! Dunque tavola sotto braccio, caschetto e drop-in!! 


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