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Metromare, aggressione e furto ad un minorenne da parte di un branco

  • Filiberto Marchese
  • 18 mag 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Erano in quattro contro uno, la vittima è un ragazzino che è stato aggredito e derubato all’interno della Metromare (ex Roma-Lido).

Metromare
Fonte Foto: dire.it

Un gruppo di quattro ragazzi stranieri e insieme ad una ragazza italiana, tutti di giovane età, già sulla banchina della Metromare a Piramide hanno iniziato a mettere la musica ad alto volume con una piccola cassa. Dopo qualche minuto sono stati richiamati da un addetto della sicurezza della metro che gli ha ripetuto più volte di abbassare il volume della musica. I cinque ragazzi hanno preso il treno delle 9:05 in partenza da Piramide per andare ad Ostia, si sono seduti e fin da subito hanno iniziato a creare disordine e fastidi all’interno del treno urlando e mettendo la musica.

 

Dopo circa 10 minuti dalla partenza hanno notato a qualche metro di distanza un ragazzino molto tranquillo di 15 anni e l’hanno obbligato con forza a farlo sedere accanto a loro. Hanno iniziato facendogli delle semplici domande: “Come ti chiami? Di dove sei? Dove stai andando?” 


Dopo le domande sono arrivate le richieste: “Hai il portafoglio?”, fortunatamente il ragazzino non l’aveva con sé ma aveva dei soldi in moneta che loro si sono presi. 

Dopodiché è arrivata una seconda richiesta del branco: “Dacci il cellulare perché dobbiamo farci una ricarica sulla postepay”, e lui, indifeso, è stato costretto a consegnarglielo, ma si è fatto forza nel non voler sbloccare la password del suo cellulare. 

Mentre continuavano queste intimidazioni, il ragazzino è stato più volte colpito alla testa con delle percosse da parte di uno dei quattro, mentre la ragazza che gli affiancava gli chiedeva di smetterla e di non esagerare.


Tra l’indifferenza delle altre persone presenti sul treno, c’era un ragazzo di 25 anni di Roma, in compagnia con due sue colleghe, che avendo assistito all’aggressione ha detto al ragazzino di raggiungerlo e di stare con lui per farlo allontanare dai quattro. 

Il 25enne, insieme alle due colleghe, sono scesi subito dopo alla fermata di Tor di Valle, e con loro hanno fatto scendere il ragazzino per non lasciarlo da solo nelle mani del branco. 

Appena sono scesi dal treno il ragazzino, in lacrime, ha detto che il suo cellulare lo avevano preso i ragazzi del branco, ma ormai per il 25enne era troppo tardi poter risalire perché il treno era ripartito.


La vittima, scioccata e impaurita, non ricordava il numero di cellulare dei genitori, quindi il 25enne si è messo in contatto direttamente con le forze dell’ordine. Sono stati raggiunti sulla banchina di Tor di Valle da una pattuglia dei carabinieri alla quale hanno potuto spiegare bene tutto ciò che è accaduto. 

I due carabinieri, dopo aver ascoltato il ragazzino e preso la deposizione del 25enne, hanno riaccompagnato la vittima a casa dai suoi genitori.


Aumentano i casi di aggressione da parte dei branchi che mirano ai soggetti più deboli e indifesi. In questo caso, fortunatamente, la vittima è stata aiutata e oltre al furto non ha riportato alcuna lesione, se non un momento di shock iniziale.

 

È importante che questi atteggiamenti violenti non passino inosservati, soprattutto quando si parla di persone indifese.


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