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Centro commerciale di Roma, protesta dei lavoratori contro l’apertura del Primo Maggio

  • Filiberto Marchese
  • 20 apr 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Sono 500 le firme raccolte dai dipendenti del centro commerciale Euroma2 contro la decisione della direzione all’apertura dei negozi nella festività del Primo Maggio.

Euroma 2 Centro commerciale
Fonte Foto: roma.repubblica.it

A rimanere chiuso sarà solo l'ipermercato, ed è questo che ha fatto scattare una vera e propria rivolta dei lavoratori degli oltre 200 negozi tra i quali 30 caffetterie e ristoranti, da quando qualche giorno fa, i piani alti annunciavano l'apertura delle attività anche durante la festività del Primo Maggio, diversamente dagli anni scorsi.


La petizione, sottoscritta da 500 dipendenti, vorrebbe che la disponibilità totale fosse premiata con un giorno di riposo poiché, da quanto scrivono, le loro attività sono aperte 361 giorni l'anno (le chiusure previste del centro commerciale sono solo il Primo Maggio, a Natale, a Pasqua, e il primo gennaio).


La richiesta che hanno avanzato al direttore è di sospendere l'apertura delle attività in una ricorrenza così importante per i lavoratori, fin dal 1889: persone con una vita e una famiglia con cui trascorrere una giornata che è significativa.

Giovedì 11 Aprile la petizione è stata lanciata anche online e Matteo I., un lavoratore del c.c. Euroma2 scrive: 


"...Molti di noi non riescono a godere pienamente delle loro giornate festive a causa dell’apertura continua dei centri commerciali. Questo non solo influisce sulla nostra qualità della vita, ma anche sulla nostra salute mentale.

Chiediamo quindi al management del c.c. Euroma2 e alle autorità competenti di rispettare i nostri diritti come lavoratori e cittadini chiudendo il centro commerciale durante la Festa dei Lavoratori..."


La risposta della direzione non si è fatta molto attendere in cui si replica che le PEC non le devono mandare i dipendenti ma i titolari delle attività, che però rischiano multe salate o addirittura la rescissione del contratto nel caso non rispettino quella che sarà la decisione finale; non possono insomma decidere autonomamente se il Primo Maggio potranno lasciare le proprie attività aperte o chiuse.

Si sottolinea inoltre il paradosso dell'ipermercato che resterà sicuramente chiuso, in cui ci si chiede se non fosse più giusto consentire l'accesso ai generi di prima necessità.


Sicuramente la direzione avrà preso la decisione sull'apertura dei negozi per incrementare i guadagni delle attività anche durante la festa, ma ci si chiede se fosse necessario mandare i dipendenti a lavorare anche durante la Festa dei lavoratori.



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